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In termini generali una proposta di quel tipo venne in effetti avanzata l’anno successivo dalla Commissione nominata dalla Associazione medica lombarda. Presieduta da Mangiagalli, essa concluse che la miglior forma di utilizzo del lascito sarebbe consistita nell’istituzione di nuovi «studi clinici negli Ospedali di Milano»[1], trovandosi però poi in difficoltà quando si trattò di definire ...

Risollevata la testa, chinatasi per rendere omaggio alle lacrimate spoglie di Leopoldo Sabbatini, così inopinatamente scomparso[1], e per di più rimpiangendo la troppo breve esperienza compiuta come Rettore dall’Avv. Luigi Majno, improvvisamente spentosi il 9 gennaio 1915, sei mesi dopo l’inaspettata dipartita di Sabbatini[2]; epperò mirando con piglio ardito ad un futuro che, per l’eredità ...

1915-1945. Tra le due guerre
Romani Marzio A.
Gli anni della grande guerra e del primo dopoguerra: alla ricerca di nuove vie per adeguare l’Università a un mondo in rapido mutamento (1914-1921)
Traggo l’ispirazione da una lettera di Fausto Pagliari, il mitico direttore della biblioteca, a Girolamo Palazzina, il mitico direttore della segreteria: «Milano 14-XI-37. Caro dott. Palazzina, mentre lei inaugura l’anno accademico, io raccoglievo questi documenti sulla grandezza della Bocconi: Bocconi über alles! » (Archivio Storico dell’Università Bocconi – d’ora in poi ASUB – Busta ...

La pubblicazione, sul finire del 1913, dell’«Albo dei Dottori in Scienze Economiche e Commerciali esercenti la libera professione» in Milano[1], come si è mostrato nel primo volume di questa collana, coronava il primo tratto di un contrastato itinerario per il capoluogo lombardo[2] avviato da Leopoldo Sabbatini, valendosi dell’Associazione Laureati dell’Università Bocconi (Alub), e perfezionato ...

Per tutto il periodo di guerra «la Direzione della segreteria (cioè Girolamo Palazzina) si tenne in costante corrispondenza con gli studenti ed i laureati sotto le armi e, col concorso fervido ed affettuoso di studenti non soggetti ad obblighi militari, curò la pubblicazione e l’invio di uno speciale Bollettino di notizie che riuscì sempre particolarmente caro ai combattenti ed ebbe l’elogio ...

La notizia dell’attentato occorso a Sarajevo al principe ereditario dell’impero austro-ungarico, l’arciduca Francesco Ferdinando, nel quale aveva trovato tragica morte anche la sua consorte, giunta nella capitale austriaca dalla Bosnia sui fili del telegrafo poco dopo le 12 del 28 giugno 1914, nella tarda serata di quello stesso giorno aveva fatto il giro del mondo destando ovunque grandissima ...

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