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1915-1945. Tra le due guerre

Decleva Enrico

Tra Milano e Pavia


Alla vigilia della grande guerra le Università in senso proprio attive in Italia erano in tutto 21, 17 governative e 4 libere. Classificata per qualche tempo dalle statistiche ufficiali tra queste ultime, la Bocconi era stata successivamente collocata nell’ambito degli Istituti speciali d’istruzione superiore, una categoria eterogenea, in cui entravano le Scuole superiori di commercio, ma anche ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

La Milano della ricostruzione


Il Rettore della Bocconi Giovanni Demaria, forte dell’esperienza che andava facendo come presidente della Commissione economica della Costituente, era ben conscio degli enormi problemi economici e sociali lasciati in eredità dalla guerra e dal fascismo all’Italia e a Milano. Egli si era persuaso che, per attingere alti livelli di crescita economica, così da sfuggire all’arretratezza e al sottosviluppo ...

1968-2022. Dalla contestazione all'internazionalizzazione

Romano Sergio

Milano e la Bocconi, un connubio inscindibile


Quando Ferdinando Bocconi, nel 1898, donò al Comune di Milano la somma di 400.000 lire per la fondazione di un istituto superiore di commercio, la città era ormai molto più vivace e ambiziosa, politicamente ed economicamente, di quanto fosse stata negli anni immediatamente successivi all’Unità. Vi era stata nel 1871 un’esposizione organizzata dall’Associazione industriale italiana nei luoghi ...
Alla vigilia della grande guerra le Università in senso proprio attive in Italia erano in tutto 21, 17 governative e 4 libere. Classificata per qualche tempo dalle statistiche ufficiali tra queste ultime, la Bocconi era stata successivamente collocata nell’ambito degli Istituti speciali d’istruzione superiore, una categoria eterogenea, in cui entravano le Scuole superiori di commercio, ma anche ...
Una volta ancora Milano diventava insomma l’epicentro d’uno scontro di portata decisiva: a conferma della sua capacità già rilevata di «dare un significato e un’anima nazionale anche agli affari suoi municipali», di interpretare più di tutti gli altri centri della penisola il grande e diffuso «malumore», il «malcontento vago e impalpabile» che si respirava in Italia da almeno un decennio, ...

1968-2022. Dalla contestazione all'internazionalizzazione

Billari Francesco C.

The best of both worlds: un luogo di eccellenza a Milano


Secondo secolo e terzo millennio Attorno all’ingresso al terzo millennio, l’Università Bocconi compie il primo secolo di vita. Proprio in questo intorno essa affronta un passaggio fondamentale, che la trasforma in modo irreversibile: l’internazionalizzazione della didattica, con la decisione di adottare in modo incrementale l’inglese nei propri corsi regolari e l’apertura del corpo docente ...

Relazione sul progetto d’impianto di una Scuola superiore di Commercio e Ragioneria in Milano

in «Bollettino del collegio dei ragionieri di Milano», 1893


1902-1915. Gli esordi

Decleva Enrico

I precedenti


Dell’opportunità di dar vita ad una Scuola superiore di Commercio o a strutture in qualche modo analoghe si cominciò a parlare a Milano nel corso degli anni ’80, anche in seguito all’entrata in funzione, alcuni anni dopo quella di Venezia, promossa nel 1868 da Luigi Luzzatti, delle Scuole superiori di Bari e di Genova[1]. Ricco e decisamente ben dotato in rapporto agli altri centri italiani ...

1915-1945. Tra le due guerre

Decleva Enrico

La costituzione della «Regia Università»


Ai timori e alla crescente sensazione di debolezza che, al di là di tante dichiarazioni in contrario, si registravano a Pavia, corrispondeva intanto, passaggio a vario titolo decisivo, l’elezione nel dicembre 1922 di Mangiagalli a sindaco di Milano, per la lista del Blocco nazionale. Come già gli era accaduto in passato, quando, forte della posizione in Consiglio comunale e alla Camera, aveva ...

1902-1915. Gli esordi

Decleva Enrico

La crisi di fine secolo e la sconfitta dei moderati


La «Perseveranza», il «Corriere della sera», la «Lombardia», la «Lega lombarda», la «Sera», il «Sole», il «Commercio»: la rassegna delle testate cittadine non può tuttavia andar oltre. Il «Secolo», l’«Italia del popolo», la «Lotta di classe», l’«Osservatore cattolico», la «Critica sociale» in quelle settimane non uscivano: e ne sono ben noti i motivi. Se la decisione di ...