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1915-1945. Tra le due guerre
De Maddalena Aldo
Si riaprono, e dureranno un quinquennio, i crudeli giuochi di Marte
Purtroppo dal 1940 al 1945 i processi-verbali del Consiglio di amministrazione bocconiano non sono rintracciabili. È del tutto improbabile che essi siano andati distrutti a causa delle bombe che nel 1943 piovvero anche sulla Bocconi, la quale tuttavia ne ebbe a soffrire, fortunatamente, in misura limitata. Invero è inspiegabile che nessun altro settore dell’archivio amministrativo abbia subito ...
1915-1945. Tra le due guerre
De Maddalena Aldo
Dal decennale della rivoluzione fascista al profilarsi delle ambizioni coloniali
Stavano per compiersi nove anni dall’avvento al governo nazionale del regime fascista e, ad onta delle difficoltà economiche avvertite nel Paese anche per le ripercussioni della sempre più deprimente crisi economica mondiale, già si cominciava a preparare gli animi per festeggiare il «Decennale della Rivoluzione», quando nel pomeriggio del 10 ottobre 1931 i vertici bocconiani si ritrovarono ...
Mentre la Democrazia cristiana, alle elezioni del 25 maggio, aveva riportato un successo che la proclamava, insieme con il suo caricatissimo Amintore Fanfani, guida salda e per il momento insostituibile del Paese, l’ordine del giorno del successivo Consiglio di Amministrazione si andava rapidamente componendo. Fu posto sul tavolo nella seduta consiliare del 26 ottobre, sempre di quel 1957, presente ...
L’istruzione universitaria nell’Italia umbertina e giolittiana «Si dice che le università sono fabbriche di spostati e (che) bisogna sfollarle. Ma di grazia, dove volete che vada la gioventù? Non si va alle università né per comodità né per ambizione, sì bene per necessità: il commercio, le industrie, l’agricoltura, gli istituti affini non richiedono né braccia né intelligenze, o ...
Mentre nel Paese si stava completando l’instaurazione di un regime totalitario (l’opposizione dei partiti democratici andava vieppiù sfaldandosi)[1], il 25 ottobre 1924, assenti Mortara e Vanzetti, si ebbe finalmente a riconvocare il Consiglio direttivo bocconiano.
Per prima cosa furono prese in considerazione le proposte per il conferimento delle borse di studio. Ci fu la necessità di chiarire ...
«Il pieno affiatamento fra direzione, professori e studenti fu reso più facile quando si costituì il gruppo universitario fascista, col quale subito fu iniziata una cordiale collaborazione, resa più pronta e feconda per il fatto che per lungo periodo alla testa del Guf milanese furono costantemente giovani bocconiani»[1]. Così, nel marzo 1940, in una lunga e dettagliata relazione generale indirizzata ...
Per tutto il periodo di guerra «la Direzione della segreteria (cioè Girolamo Palazzina) si tenne in costante corrispondenza con gli studenti ed i laureati sotto le armi e, col concorso fervido ed affettuoso di studenti non soggetti ad obblighi militari, curò la pubblicazione e l’invio di uno speciale Bollettino di notizie che riuscì sempre particolarmente caro ai combattenti ed ebbe l’elogio ...
E lunga fu l’attesa prima che il Consiglio si riconvocasse. A dire il vero la situazione alla Bocconi non dava motivo di particolari preoccupazioni, ma era pur indubbio che una riunione del Consiglio sarebbe stata opportuna per via dei problemi che rimanevano aperti, in ispecie con riferimento alla costruzione del pensionato e al suo prevedibile allargamento, come si è già sottolineato nelle precedenti ...
1915-1945. Tra le due guerre
Cattini Marco
Insediamento sociale, dinamica delle iscrizioni e delle lauree
Le informazioni di cui disponiamo a proposito della morfologia sociale dei padri degli universitari italiani iscritti all’anno accademico 1931-32, nel permettere di gettare uno sguardo indiscreto sulla stratificazione dell’élite italiana negli anni in cui il consenso al regime fascista fu più esteso e meno venato di riserve e motivi critici[1], confermano che, a differenza di quelli di Giurisprudenza ...
L’euforia per la vittoria conseguita a carissimo prezzo sull’impero austro-ungarico: 680 mila morti, mezzo milione di mutilati ed invalidi e più di un milione di feriti, per non dire degli onerosi sacrifici individuali e collettivi di carattere morale e materiale, si spense quasi subito. I 271 immatricolati per l’anno accademico 1918-19 – prima di allora non se n’erano mai visti tanti[1] ...
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