Le Fotografie
In questa sezione è possibile reperire e consultare numerosi materiali storici esclusivi, legati alla storia dell'Università e ai suoi protagonisti.
La libera università fu l’approdo dell'umanesimo imprenditoriale di Ferdinando Bocconi. Al termine della sua lunga e operosa giornata, fiaccato dal dolore della scomparsa del figlio primogenito nelle lande africane, volle legare i suoi beni e il nome della sua famiglia a una prestigiosa istituzione: «nata per iniziativa privata, per un atto di amore, a motivo di un dolore», fra le più severe ed esclusive d’Italia nel campo di quegli studi economici che egli continuava a chiamare, come i vecchi ambulanti da cui era partito, «commerciale», la Bocconi, appunto.
Giovanni Spadolini, Nascita ...
In questa situazione difficile e turbata, prendevano l’avvio i lavori per la nuova sede: dapprima con pochi «badilanti» svogliati, ma poi con sempre maggior intensità e lena; anche se, quanto più si avvicinava il conflitto, tanto più le difficoltà di reperire materiali da costruzione, ferro, vetro, attrezzature si facevano sentire, rallentando i lavori e facendo disperare il povero Palazzina.
Non è questa la sede per entrare nel dettaglio sulle vicissitudini che interessarono la costruzione, sui ritardi e i rifacimenti, sulle tensioni fra i tecnici incaricati di sovraintendere all’opera, ...
Libero Lenti ci ha lasciato una vivida immagine di questa prima Bocconi calata nell’atmosfera del vecchio quartiere milanese: «La vecchia sede della Bocconi: un edificio a ferro di cavallo costruito su tre piani sul principio del secolo. S’affacciava su uno slargo, piazza Statuto, e si snodava su due vie laterali: via Statuto e via Palermo. Due nomi che, assieme a molti altri di strade vicine e meno vicine, evocavano battaglie regie e garibaldine». Vecchia, quindi, ma solo per i nostri ricordi. Difatti la sede sembrava ancora nuova tra gli edifici costruiti sessant’anni prima, quando Milano, ...
Paolo Greco e Girolamo Palazzina accompagnano il sovrano in visita alla nuova sede.
La nuova aula magna ospita il Re d'Italia (14 aprile 1942).
A sinistra il rettore Paolo Greco, dietro al re a sinistra il prof. De Magistris, a destra il prof. Hazon.
Vittorio Emanuele III stringe la mano al prof. Francesco Brambilla. Tra di loro Giovanni De Maria. A destra del re il rettore Paolo Greco.
Vittorio Emanuele III sull'automobile davanti all'ingresso di via Sarfatti 25. In secondo piano, davanti alla porta, sulla destra, Girolamo Palazzina e Paolo Greco.
La collaborazione fra le varie componenti dell’Università venne meno all’inizio di maggio con la decisione, maturata in una affollata assemblea studentesca, di occupare la Bocconi contro un calendario degli esami giudicato penalizzante contro il progetto di legge Belisario, che, se approvato, avrebbe ridotto le possibilità di insegnamento dei laureati in Lingue, e contro alcune decisioni assunte dal C.d.A., accusato di boicottare «la fecondissima collaborazione tra professori e studenti», e di ostacolare così il processo di democratizzazione dell’Ateneo. Tale azione venne in larga ...
Frontespizio della dispensa del corso di Scienza delle finanze tenuto dal prof. Luigi Einaudi.
Frontespizio della dispensa del corso di Diritto privato tenuto dal prof. Alfredo Ascoli.
Frontespizio della dispensa del corso di Diritto costituzionale tenuto dal prof. Gaetano Mosca.
Segretario della Camera di Commercio di Milano dal 1888 e fondatore dell’Unione delle Camere di Commercio italiane, appassionato fin dagli anni dell’università ai problemi dell’educazione, Leopoldo Sabbatini venne coinvolto da Ferdinando Bocconi nella creazione del nuovo Ateneo, di cui sarebbe in seguito divenuto il primo Presidente e Rettore, ma soprattutto l’artefice dell’organizzazione accademica. L’impegno e l’entusiasmo spesi da Leopoldo Sabbatini nell’impresa furono tali che, nel giro di un solo anno, egli fu in grado di presentare l’articolato progetto di un’istituzione ...
Luigi Guatri nella sala del consiglio d'amministrazione. Alle sue spalle, i ritratti della famiglia Bocconi.
Luigi Guatri nell'ufficio del Rettore.
Inaugurazione anno accademico 2009/2010. Da sinistra, presidente dell'Istituto Javotte Bocconi Luigi Guatri, il rettore Guido Tabellini, il presidente Mario Monti, il direttore generale del Wto Pascal Lamy, il consigliere delegato Bruno Pavesi, Antonio Borges.
Presentazione del libro di Luigi Guatri Li ho visti così 1 (edito da Egea). Interviste di Ermes Zampollo. Mario Monti (presidente Bocconi), Signora Lina Guatri, Luigi Guatri ...
Una volta ancora Milano diventava insomma l’epicentro d’uno scontro di portata decisiva: a conferma della sua capacità già rilevata di «dare un significato e un’anima nazionale anche agli affari suoi municipali», di interpretare più di tutti gli altri centri della penisola il grande e diffuso «malumore», il «malcontento vago e impalpabile» che si respirava in Italia da almeno un decennio, e esploso anche clamorosamente in più occasioni, a indicazione di una situazione di crisi, forse tuttavia meno lontana da sbocchi positivi di quanto a prima vista non si potesse ritenere: «tutto ...
Alla vigilia della grande guerra le Università in senso proprio attive in Italia erano in tutto 21, 17 governative e 4 libere. Classificata per qualche tempo dalle statistiche ufficiali tra queste ultime, la Bocconi era stata successivamente collocata nell’ambito degli Istituti speciali d’istruzione superiore, una categoria eterogenea, in cui entravano le Scuole superiori di commercio, ma anche il Cesare Alfieri fiorentino e l’Istituto orientale di Napoli, unitamente ad un’altra Scuola superiore milanese, quella di Agricoltura. L’Istituto tecnico superiore milanese, come ancora si ...