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1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Una libera università nell’Italia della ricostruzione e del «miracolo»


La severa selezione che fin dagli anni Trenta[1] contribuì alla fama della Bocconi era il frutto della combinazione di fattori esterni e interni. I primi, per così dire ambientali, riguardavano le condizioni sociali e culturali di una gran parte degli studenti, come il patrimonio di conoscenze e di nozioni acquisito nelle scuole secondarie e come la diffusa condizione d’universitari lavoratori; ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Geografia e cultura di provenienza dei bocconiani (1946-1969)


Dal 1934, Gerolamo Palazzina, il segretario generale dell’Università, aveva interrotto l’antica, aurea usanza di pubblicare sugli annuari bocconiani quadri statistici che mostravano le regioni di provenienza delle matricole perché ormai tre studenti su quattro erano originari dell’area Nord-ovest e, per di più, la grande maggioranza di loro era nativa della Lombardia e, in particolare, della ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Gli studenti della Bocconi fino alla liberalizzazione degli accessi


Nell’arco del trentennio 1945-75, una crescita altrettanto sostenuta riguardò gli studenti in corso e fuori corso delle università italiane, il cui numero aumentò di quasi quattro volte, passando da poco più di 236.000 a oltre 935.000[1].   Figura 1 Iscritti nelle università italiane, 1946-1975 In realtà, il decennio iniziale del periodo fu caratterizzato da uno strisciante calo, spiegato ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

L’istruzione superiore a sostegno del «miracolo»


Nel 1949 la ricchezza prodotta dagli italiani quasi eguagliò il livello che aveva raggiunto nel 1938[1], l’ultimo anno di pace. Dopo la «cura da cavallo» einaudiana, il valore della lira si era stabilizzato e il bilancio pubblico tornò finalmente in pareggio. La crescita della domanda interna e il buon andamento delle esportazioni, incoraggiate dal basso livello dei salari e dal pieno impiego ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Gli studenti della guerra e della ricostruzione


Non pochi fra gli iscritti alle università italiane – in grande maggioranza maschi fino ai primi anni ’80 del Novecento[1] – quando «sotto le armi» si passavano diciotto mesi, e non era ancora possibile optare per un servizio civile alternativo, rinnovavano annualmente l’iscrizione al solo fine di rimandare a dopo il compimento del ventiseiesimo anno d’età l’assolvimento dell’obbligo ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

La Milano della ricostruzione


Il Rettore della Bocconi Giovanni Demaria, forte dell’esperienza che andava facendo come presidente della Commissione economica della Costituente, era ben conscio degli enormi problemi economici e sociali lasciati in eredità dalla guerra e dal fascismo all’Italia e a Milano. Egli si era persuaso che, per attingere alti livelli di crescita economica, così da sfuggire all’arretratezza e al sottosviluppo ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Fra liberalismo ed economia mista


Nel prefigurare gli scenari che avrebbero contraddistinto le scelte politiche e amministrative in fatto d’economia dell’inesperto ceto politico della nuova Italia liberata, i partiti non riuscirono a sfuggire a un generalizzato processo di regressione ideologica. In un opuscolo pubblicato a Milano nel ’45, i repubblicani affermavano: «La grande meta resta la gestione diretta dell’azienda ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

Cattini Marco

Fuori dalla guerra e dal fascismo


Il lungo e paziente lavoro di raccolta delle informazioni di base è stato accuratamente svolto da Chiara Lodi, che ha dedicato una tesi agli studenti della Bocconi. Valeria Edefonti ha elaborato informazioni a proposito d e gli oltre duemila immatricolati dell’anno accademico 1994/95, con risultati per me preziosi. Edoardo Borruso mi ha passato i dati sul Politecnico da lui già studiati in un ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

De Maddalena Aldo

1968 luglio-1968 agosto/settembre


Era il 2 luglio (1968) quando, «come fossero gravati da un grosso peso sulle spalle» (confessione fattami dal dott. Palazzina), i consiglieri presero posto nell’aula loro riservata[1]. Il presidente riepilogò i fatti succedutisi da qualche settimana in là e indugiò, in particolare, su quanto aveva già esposto nella seduta dal 25 aprile. Malgrado i ripetuti interventi, Rettore, preside e professori ...

1945-1968. Dalla liberazione al '68

De Maddalena Aldo

1968 aprile-1968 luglio


Quando il 23 aprile gli amministratori si adunarono nella sala del Consiglio la preoccupazione era palese sul viso di tutti. Concorreva, senza dubbio, l’emozione provocata dal rapido decorso della malattia che era stata fatale all’amico Croccolo. I presenti[1], nella commozione più vera e sentita, ascoltarono il presidente Cicogna che tra l’altro sottolineò, commosso, che «Alessandro Croccolo, ...