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1915-1945. Tra le due guerre
De Maddalena Aldo
Gli anni dell’esaltazione patriottica mentre il nazismo cominciava ad avanzare le sue ingorde pretese
Non è azzardato immaginare che nella successiva adunanza del 18 gennaio 1935, chi più chi meno, i membri del massimo Consiglio bocconiano non sfuggissero alle vibrazioni che, in maggior o minor misura, scotevano allora gli animi degli Italiani, incidevano sui loro sentimenti, ne incanalavano i pensieri verso quelle «esaltanti visioni», che, con indubbia bravura ed implacabile esuberanza, il governo ...

1915-1945. Tra le due guerre
De Maddalena Aldo
Negli anni della crisi economica mondiale e del consolidamento definitivo del regime
Il 15 aprile 1929 ebbe luogo una nuova adunanza del Consiglio direttivo. Si raggiunse il numero legale dei presenti nonostante le non poche assenze scusate (non intervennero i Consiglieri Sraffa, Rossi, Pirelli, Salmoiraghi e Fabbri, il nuovo rappresentante della Provincia)[1]. Come primo provvedimento il Consiglio, senza obiezione alcuna, e anzi scusandosi per il ritardo, provvedette alla conferma ...

La decisione assunta da Gino Zappa, nella primavera del ’35, di accettare l’offerta proveniente da Ca’ Foscari e di trasferire la cattedra a Venezia cadde come un fulmine a ciel sereno nel piccolo mondo della Bocconi, dando l’avvio ad un convulso scambio di corrispondenza tra il rettore, il vice presidente e il direttore della segreteria, combattuti tra il desiderio di trattenere «il Maestro» ...

Pur in un contesto in cui tutto tendeva a diventare oggetto di concessione, effettiva o sottintesa, il livello di dipendenza degli atenei milanesi dalle varie istanze di regime, dalle quali ricavare mezzi, avalli, disposizioni favorevoli, presentava, per la diversità stessa della loro fisionomia e natura, gradualità diverse.
A Gemelli, considerato l’ambito affatto speciale della sua azione e l’autonomia ...

Nel novembre 1934, in vista delle imminenti cerimonie previste in tutti gli atenei per l’inaugurazione del nuovo anno accademico, il ministro Ercole diede disposizione che nelle sedi dove erano operanti più università o istituti superiori la cerimonia potesse essere unica; avrebbe dovuto essere in ogni caso unica, e con svolgimento presso la Regia Università di ciascuna sede, la parallela manifestazione ...

La costituzione della «Regia Università» modificò radicalmente i rapporti di forza tra i vari istituti superiori cittadini. Sino a quel momento l’egemonia del Politecnico era apparsa incontrastata: per il numero di gran lunga superiore degli studenti iscritti, per l’incidenza delle sue attività sui processi produttivi e sullo sviluppo cittadino, per l’ormai amplissima rete di laureati che ...

L’avvio delle attività che avrebbero dovuto fare capo alla neonata «Regia Università» fu notevolmente più complesso e problematico: com’era d’altronde da attendersi considerate le dimensioni e l’articolazione delle nuove strutture e i tempi estremamente ristretti intercorsi tra la firma della convenzione costitutiva e la data, ravvicinatissima, stabilita per l’inaugurazione. Mangiagalli ...

Già inaugurando nel novembre 1913 il nuovo anno accademico, l’allora rettore dell’ateneo ticinese, il glottologo e neolatinista Egidio Gorra, aveva dedicato un ampio spazio della sua lunga relazione allo stato dei rapporti tra Milano e Pavia dopo l’interrogazione Golgi al Senato e l’avvenuto varo del consorzio per la realizzazione della nuova «Città degli Studi». Anche alla luce dei contatti ...

In termini generali una proposta di quel tipo venne in effetti avanzata l’anno successivo dalla Commissione nominata dalla Associazione medica lombarda. Presieduta da Mangiagalli, essa concluse che la miglior forma di utilizzo del lascito sarebbe consistita nell’istituzione di nuovi «studi clinici negli Ospedali di Milano»[1], trovandosi però poi in difficoltà quando si trattò di definire ...

Alla vigilia della grande guerra le Università in senso proprio attive in Italia erano in tutto 21, 17 governative e 4 libere. Classificata per qualche tempo dalle statistiche ufficiali tra queste ultime, la Bocconi era stata successivamente collocata nell’ambito degli Istituti speciali d’istruzione superiore, una categoria eterogenea, in cui entravano le Scuole superiori di commercio, ma anche ...

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